Dare forma alle idee, raccogliere feedback, imparare
Il rapid prototyping è uno dei tanti strumenti a disposizione del designer, all’interno di un approccio human centered, e si basa su attività di ideazione, prototipazione e test. Permette di rendere tangibili le idee, raccogliere feedback e migliorare quindi i risultati.
E’ anche un approccio di lavoro che si basa sulla collaborazione di team interdisciplinari, che fa emergere l’importanza della condivisione e dell’imparare dagli errori. In questo approccio il designer non è un “guru”, arrivato per risolvere i problemi, ma un esperto che lavora con il cliente e lo aiuta a trovare le soluzioni migliori.
E’ uno strumento molto potente che per funzionare ha bisogno di alcune condizioni: consapevolezza da parte del cliente della necessità di un approccio collaborativo e piena fiducia in un approccio iterativo. “Imparare dai propri errori” è un concetto in cui credo molto e una frase che va molto di moda ma è estraneo a molti ambienti aziendali.
Bisogna valutare attentamente il contesto aziendale in cui si sta lavorando: il cliente deve essere parte attiva di questo processo e avere la consapevolezza che il rapid prototyping è un percorso di apprendimento e miglioramento.
Come tutti gli strumenti non rappresenta la “bacchetta magica” per risolvere qualsiasi problema. Per questo è necessario un processo di crescita anche di noi Designer per spiegare e raccontare alle aziende con cui lavoriamo le potenzialità di tecniche e approccio di lavoro come questa.
Il rapid prototyping si concretizza in attività di co-design con il cliente con l’obiettivo di dar forma alle idee attraverso un prototipo digitale. Queste attività possono essere organizzate con uno o più workshop di analisi e prototipazione. Il Design sprint ideato da Jake Knapp è un buon esempio da utilizzare, magari adattando le attività e le tempistiche alle proprie esigenze. Nella nostra esperienza i momenti di co-design con il cliente sono stati seguiti da attività di finalizzazione del prototipo svolte dal nostro Team di Design. Non deve mancare la fase di test con gli utenti, senza la quale perde di senso l’attività di prototipazione veloce. Il test può essere organizzato in vari modi. Noi utilizziamo anche qui il format descritto nel Design Sprint: in una giornata svolgiamo 5 user test sul prototipo. L’intervistatore e l’utente svolgono il test in una stanza mentre il Team di lavoro segue il test in collegamento hangout e la condivisione dello schermo da un’altra stanza. Il test svolto in questo modo non richiede strumentazione particolare e può essere svolto praticamente ovunque.
Mostrare le proprie idee a chi poi le utilizzerà attraverso uno User Test è un banco di prova unico e il feedback degli utenti è un “regalo” che ci consente di capire in pochissimo tempo come migliorare.
Per questo è importante preparare con cura tutte le attività: la scelta degli utenti, la preparazione del prototipo, la scelta di cosa testare, lo script di domande da utilizzare, uno schema per i feedback del cliente. Nulla deve essere lasciato al caso!
Qualsiasi cosa può essere un prototipo! Naturalmente dipende dal contesto e dal problema che stiamo affrontando e cercando di risolvere. In ambito intranet possiamo realizzare prototipi cartacei, cioè dei disegni su carta, di quello che stiamo progettando. Ad esempio una pagina della intranet o un suo componente come il menù di navigazione, il box con il profilo personale, la ricerca etc.
Dal prototipo cartaceo il passo successivo può essere un mockup digitale disegnato in Sketch/Figma e composto da più pagine navigabili. Le pagine possono essere poi collegate in Invision per simulare la navigazione.
Possiamo avere anche prototipi HTML che permettono di testare in maniera più realistica le interazioni dell’utente con l’interfaccia grafica. Il prototipo HTML può infatti essere navigato in un browser su desktop o smartphone e avere vari gradi di interattività: menu a tendina, feedback visivi sulle azioni degli utenti etc.
La scelta del tipo di prototipo dipende da molti fattori: obiettivi, tempistiche, budget. La scelta dipende dal Designer, dalla sua professionalità ed esperienza al riguardo.
In Ariadne Digital abbiamo lavorato in entrambe le modalità, coinvolgendo per il prototipo HTML il Team di front end.
Il rapid prototyping può essere composto da diversi cicli realizzativi e di test dopo i quali si può passare alla fase di design finale della nostra intranet.
I diversi cicli possono esplorare funzionalità diverse oppure iterare sulle stesse funzionalità modificando e migliorando ogni volta. Il prototipo HTML può essere anche una fase successiva a quella di prototipazione veloce.