Agile project management e lean project management sono due definizioni sintetiche per descrivere il nostro modo di lavorare. Infatti, dopo anni di esperienza, in Ariadne abbiamo messo a punto una metodologia agile, efficace, capace di dare risposte veloci e puntuali ai nostri clienti.
Abbiamo fondato Ariadne negli anni ’90, un periodo rivoluzionario per il settore dell’informatica e per l’economia. Proprio in quegli anni, infatti, nasceva il Web e con esso la New Economy portatrice di nuove esigenze. Tutto il settore sentiva il bisogno di trovare modi nuovi, agili e snelli, per rispondere rapidamente ai bisogni del mercato con soluzioni digitali.
Che cosa è cambiato nel corso di questi trent’anni?
Abbiamo appreso e poi applicato sul campo alcune delle metodologie più efficaci che, con il tempo, sono sconfinate progressivamente nel Digital Project Management. In questo modo, abbiamo potuto trarre il massimo beneficio da ogni approccio differente, fino a selezionare i processi migliori per noi, arrivando così a formulare il nostro personale approccio Agile e Lean, oggi firma distintiva di Ariadne Digital.
Nel corso degli anni, questa metodologia agile ci ha permesso di creare prodotti software funzionanti minimizzando i tempi di sviluppo. Allo stesso tempo, ci ha consentito di costruire relazioni di fiducia solide e durature con i nostri clienti.
Il metodo Agile e Lean Project Management è, prima di tutto, un mindset. Infatti, a partire dal modo in cui lavorano i nostri team, passando da come progettiamo e consegniamo le nostre soluzioni digitali, fino al modo in cui ci relazioniamo e creiamo un rapporto di fiducia con i nostri clienti, tutto presuppone un vero e proprio cambiamento di paradigma e un atteggiamento mentale dinamico.
Il dinamismo è fondamentale, nonostante i parametri. Come mai? Ebbene, sperimentando diversi approcci (RUP, SCRUM, …), ad un certo punto abbiamo maturato la consapevolezza che l’adozione di una precisa, rigida, metodologia precostituita avrebbe potuto vincolarci eccessivamente, rischiando in alcuni casi di farci perdere l’efficacia che all’atto pratico riuscivamo già ad esprimere.
Per questo motivo, abbiamo scelto di costruire delle buone pratiche, un passo dopo l’altro, partendo dal cuore e dall’origine dell’approccio Agile e Lean, fondato essenzialmente con l’obiettivo di massimizzare la nostra capacità di:
Il nostro approccio ancora oggi è in continua evoluzione grazie al contributo di tutti i team di sviluppo, dei team cross funzionali e grazie all’impegno del gruppo PMO, vale a dire il Project Management Office, che facilita l’andamento di questo articolato processo coordinando tutte le funzioni aziendali: dalla vendita, all’help desk, allo sviluppo.
Correva l’anno 2001 e presso il Lodge at Snowbird Hotel nello Utah, diciassette tra i più importanti professionisti dell’Informatica (tra cui Kent Beck, Mike Beedle, Robert C. Martin, Ken Schwaber, Jeff Sutherland) si incontravano per mettere a fattor comune l’esperienza delle pratiche che stavano adottando (Extreme Programming, SCRUM, Pragmatic Programming, ...) per affrontare un problema comune: trovare un modo appunto più “agile” per sviluppare software superando i limiti degli approcci tradizionali limitati dalla necessità di requisiti stabili nel tempo e dalla scarsa collaborazione che di norma vige tra reparto Business e IT delle aziende.
È così che nasceva l’Agile Manifesto, una raccolta di 4 valori e 12 principi a cui, come una bussola, facciamo ancora oggi riferimento per orientare le nostre scelte e il nostro approccio metodologico: sia per quanto riguarda lo sviluppo delle nostre soluzioni, sia per la gestione di tutte le aree dell’azienda.
Dall’Agile abbiamo derivato la nostra capacità e modalità di interpretare, rispondere e adattarci ai bisogni dei nostri clienti nel modo più rapido possibile.
Dal manifesto abbiamo tratto anche alcune pratiche a noi particolarmente care, che ogni giorno trasformiamo in azioni concrete:
Poco dopo, nel 2003, i coniugi Mary e Tom Poppendieck, pubblicavano il libro “Lean Software Development”, proponendo un adattamento dei principi della “Produzione Snella” per il mondo dello sviluppo software. Avanzando un parallelo anche con le pratiche del mondo Agile, in questa guida offrivano un vero e proprio concentrato di buone pratiche e 22 strumenti per rispondere velocemente al mercato con soluzioni software.
Il mindset Lean ci ha aiutato ad arricchire il nostro personale approccio Agile e così abbiamo assunto in Ariadne alcuni, nuovi, elementi essenziali:
eliminare gli sprechi (MUDA) 🡪 In Ariadne cerchiamo di realizzare soluzioni digitali scrivendo meno codice possibile, utilizzando Kanban per visualizzare i flussi di lavoro e identificare i colli di bottiglia e dedicando parte delle retrospettive a identificare rituali o processi che non stanno portando valore.
amplificare l’apprendimento 🡪 Attraverso la prototipazione, i test di usabilità e i rilasci frequenti diamo la possibilità al cliente o agli utenti finali di “toccare con mano” la soluzione o parti di essa, in modo da far maturare la loro consapevolezza e raccogliere eventuali feedback migliorativi durante il percorso, un aspetto che può fare la differenza sulla resa efficace del sistema, che si avvicinerà ulteriormente al reale utilizzo o scopo per cui è stato ideato.
Prendere decisioni il più tardi possibile (Last Responsible Moment) 🡪 Una decisione presa troppo presto può essere disastrosa. Impostiamo la nostra strategia di gestione prendendo le decisioni nel momento in cui è oggettivamente possibile farlo, sulla base di fatti e dati piuttosto che stime o ipotesi incerte. Per facilitare questo processo adottiamo dashboard di monitoraggio di produzione e dei progetti, retrospettive, prototipi, POC e tutto ciò che faciliti prendere decisioni basate sui fatti.
miglioramento continuo (KAIZEN) 🡪 Ultimo ma non per importanza, adottiamo rituali e pratiche per il miglioramento continuo. Le dashboard di team, Kanban e le retrospettive ci aiutano a chiederci regolarmente se quello che stiamo facendo stia portando valore a noi e ai nostri clienti e identificare azioni concrete per migliorare, passo dopo passo, il nostro modo di realizzare e gestire i progetti.
L’adozione dei principi Agile e Lean ci ha permesso di mantenere e valorizzare anche gli approcci più classici quando il progetto, la situazione o il cliente lo richiedono. Proprio grazie alla scelta di non vincolarci ad una metodologia in particolare, siamo in grado di partire da un approccio tradizionale, concretizzando i nostri principi sulla base del contesto in cui ci troviamo: i Gantt sono revisionati ad ogni release ed ogni qualvolta sia possibile, le attività vengono condivise in roadmap disponibili a tutti gli stakeholder, i SAL sono frequenti e coinvolgono la maggior parte del gruppo di lavoro, favoriamo l’approccio MVP (Minimum Viable Product) così da rilasciare il massimo valore nelle prime fasi. In definitiva, è su queste basi solide, e ben sedimentate nella nostra struttura aziendale, che noi fondiamo le attività quotidiane di Digital Consulting, per dare ai nostri clienti una risposta completa, coerente, rapida e risolutiva.
Che cosa abbiamo imparato sull’approccio metodologico nel corso degli anni su Agile e Lean Project Management?
Siamo ormai certi che non esiste la “metodologia perfetta” ma solo metodi e buone pratiche che di volta in volta possono essere funzionali o non funzionali. L’importante è conoscerle e saperle applicare quando la situazione lo richiede.
Non sappiamo come evolverà nei prossimi anni il modo di lavorare in Ariadne o il nostro mindset, ma abbiamo la certezza che applicando i principi del miglioramento continuo sapremo adattarci in modo efficace alla situazione che cambia.