I prodotti e servizi digitali sono diventati una parte importante della vita nella nostra società: comunicare con gli amici, fare la spesa, cercare informazioni, impiegare il proprio tempo libero, lavorare.
Tutte queste attività possono essere svolte attraverso strumenti digitali: mobile app, siti web, portali, intranet, piattaforme digitali, sistemi di e-learning. In Ariadne Digital siamo specializzati nel progettare questi strumenti e l’esperienza di utilizzo per i loro utenti.
Il Digital Design è l’insieme di ricerche, competenze e attività che servono per dare forma a tutti quei progetti realizzati per funzionare con i dispositivi digitali. In particolare, se fino a pochi anni fa la progettazione aveva come principale obiettivo le pagine web, oggi invece il mondo digitale è molto più complesso e articolato. Infatti, l’utente si ritrova a fruire di servizi digitali su molti strumenti diversi, pervasivi e complementari, che vanno ben oltre il sito internet. L’attenzione del Digital Design, quindi, si è spostata: dalla singola pagina web a un intero ecosistema digitale.
Ecco che allora il Digital Design oggi deve gestire una varietà di canali di destinazione in continua crescita. Non solo: si tratta anche di creare esperienze di utilizzo trasversali, tra web, mobile, voice assistant, gaming, social network e tutti i nuovi spazi digitali.
Da tempo è ormai un dato di fatto: i prodotti e servizi digitali occupano una parte consistente della nostra vita. Comunicare con gli amici, fare la spesa, cercare informazioni, impiegare il proprio tempo libero, lavorare: tutte queste attività possono essere svolte attraverso strumenti digitali. Quali sono? Mobile app, siti web, portali, intranet, piattaforme digitali, sistemi di e-learning... Ognuno di questi strumenti rappresenta ormai una costante e spesso anche un valido aiuto nella nostra società e nella quotidianità.
Saper progettare esperienze e strumenti digitali è diventata quindi una competenza indispensabile, per il mondo di oggi e di domani.
In Ariadne Digital siamo specializzati nel progettare questi strumenti e l’esperienza di utilizzo per i loro utenti, con un atteggiamento di costante ricerca perché stare al passo con l’innovazione.
Che cosa fa un (vero) Digital Designer? Fare un identikit dettagliato di questa figura professionale non è semplice, senz’altro si può affermare che difficilmente lavora da solo. Infatti, il Digital Designer deve tenere conto e servirsi di competenze eterogenee: comunicazione, graphic design, psicologia cognitiva, scrittura, antropologia, tecnologia.
Questo approccio olistico è alla base del cosiddetto concetto delle T-Shaped Skills, letteralmente competenze a forma di T. La T è una metafora visiva, in quanto formata da un elemento verticale e dalla barra orizzontale. La prima indica la necessità di approfondimento, con l’acquisizione di competenze ed esperienze in un ambito specifico (competenza verticale); mentre, dall’ altro lato, la barra orizzontale rappresenta la capacità di spaziare tra diverse discipline (competenze orizzontali).
In definitiva, le figure professionali che supportano il Digital Designer sono molteplici: UX Designer, UI Designer, strategist, content writer, researcher, developer, ingegneri del software, e project manager.
In Ariadne Digital abbiamo definito un processo che si basa sull’approccio Human Centered Design e sul Design Thinking. Da queste metodologie largamente sperimentate, abbiamo ricavato un processo originale, adattando strumenti e tecniche alla nostra realtà aziendale e sperimentando nel tempo le pratiche più efficaci. Oggi, il nostro processo di Digital Design è composto da tre fasi:
La prima fase si basa sulla ricerca e l’analisi. La prima attività si svolge con gli utenti, la fase di analisi invece avviene con gli stakeholder ed entrambe avvengono attraverso interviste, discovery workshop, analisi dei dati.
La seconda fase utilizza workshop di co-design e prototyping. Ci serviamo in particolare del cosiddetto Rapid Prototyping, che consente di creare un prototipo in soli 5 giorni, un sistema ispirato al metodo Sprint ideato da Jake Knapp e che vi spieghiamo meglio in questo articolo.
La terza fase è rappresentata dai test con gli utenti che sono parte fondamentale del processo di lavoro e permettono di raccogliere informazioni preziose sul sistema progettato.
Un case study di cui in Ariadne andiamo molto fieri è quello di Banco do Brasil, nostro cliente dal 2016. Il nostro approccio che pone l’utente finale al centro dell’intero processo ha dato risultati molto significativi con Banco do Brasil. In estrema sintesi, alla base di questo caso di successo c’è quello che per noi rappresenta sempre l’ingrediente principale per ogni progetto: l’ascolto attento, attivo e partecipato nella fase iniziale, con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati.