Liferay 7: nuovi tool e modelli di sviluppo all'avanguardia

l Liferay Competence Center di Ariadne ha attivato un processo di formazione per essere pronto agli sviluppi su Liferay 7 DXP.

Dopo aver seguito i corsi di aggiornamento organizzati da Liferay South Europe a Madrid, Ariadne ha avviato una serie di corsi interni rivolti a tutto il team che opera su Liferay.

kiferay7

La nuova versione 7 del portale fornisce infatti nuovi tool e modelli di sviluppo all'avanguardia sia per lo sviluppo back-end che front-end.

Vediamo insieme quali sono i principali.

Lato back-end è possibile utilizzare la versione 8 di Java ed il modello di sviluppo OSGi: un pattern utilizzato anche dall'IDE Eclipse, all'insegna dello sviluppo il più possibile modulare e riutilizzabile. Il nuovo tool di build è Gradle: esso permette di velocizzare la costruzione dei componenti del portale e di aggiungere facilmente altri task grazie al linguaggio Groovy. Una rivoluzione anche sul lato front-end: la creazione dei temi ha ora come supporto Node.js, il diffusissimo ambiente basato su JavaScript. Grazie al suo package manager NPM, l'installazione e la gestione delle dipendenze di temi o porzioni di essi (themelets) risulta molto più agile e modulare. Inoltre il repository npmjs.org fornisce migliaia di pacchetti di terze parti che possono essere integrati nei nostri progetti. Liferay permette ovviamente di utilizzare Node.js anche per il suo scopo originale: lo sviluppo di applicazioni JavaScript server-side. Grazie all'interprete V8 integrato, lo stesso di Google Chrome, l'esecuzione delle applicazioni risulta molto performante e la sua infrastruttura asincrona lo rende incredibilmente scalabile. Liferay 7 fornisce inoltre il supporto al nuovo standard JavaScript ES6: grazie all'integrazione del transpilatore Babel è possibile sviluppare nella nuova versione del linguaggio, garantendo la compatibilità con i browser meno aggiornati. In questo modo si ottiene l'accesso alle innumerevoli features messe a disposizione dalla nuova versione del linguaggio, garantendo la stesura di codice proiettata verso il futuro.

Altri tool introdotti, che negli ultimi anni hanno modificato radicalmente lo sviluppo front-end, sono i seguenti:

  • Yeoman: permette la creazione automatica di scaffolds, ovvero "impalcature" per i temi (alberature di directory e template di file), che seguano le best practice indicate dal portale
  • Gulp: uno strumento di build che velocizza notevolmente i tempi di sviluppo e di fruizione dei temi. Grazie al task 'watch' è ora possibile vedere sul browser le modifiche apportate al tema in tempo reale.
  • Bower: gestisce tutte le dipendenze lato browser (come plugin JavaScript e framework CSS), nello stesso modo in cui NPM lo fa sul server. Per scaricare le slide di approfondimento clicca qui